Cosa vuoi imparare?
Belle storie
1, 2, 3, terra! – I PON con Schooltoon
La sfida era coinvolgere i protagonisti di un futuro gìà in atto in un percorso di storytelling e creatività digitale, dando senso a parole spesso abusate in pubblicità, slogan ed etichette commerciali, come eco-friendly, green-living, ecosostenibilità. Un necessario gioco di squadra, ma anche piccoli gesti quotidiani per un’urgente assunzione di responsabilità, nella quale le nuove generazioni sono in prima linea.
I progetti PON svolti a Cividate Camuno ed Esine / Piamborno nella suggestiva cornice della Val Camonica, che tra l’altro vanta degli splendidi percorsi ciclabili protetti, hanno incoraggiato i ragazzi degli ultimi due anni della scuola primaria nel primo plesso ed un gruppo trasversale con ragazzi della secondaria di primo grado nel secondo, a creare da soli i propri contenuti sul tema. Obiettivo: uscire dal ruolo di fruitori passivi, stimolare l’Immaginazione, giocando con i ruoli e le proprietà dei mezzi espressivi: in parallelo, stimolare la consapevolezza che occorre comportarsi da cittadini attivi nel conservare e tutelare ambiente e territorio, riflettendo sul valore dell’aria, dell’acqua, della terra come beni comuni.
Attuando la tecnica collaborativa del brainstorming abbiamo chiesto ai ragazzi di mettere a fuoco delle parole – chiave su cui sviluppare la tematica ambientale e una motivazione d’impatto che sintetizzasse l’unicità del nostro Pianeta e perché vada preservato: ‘Bisogna salvare la Terra perché è l’unico pianeta con …”. Tra le risposte: la pizza, l’amore, gli abbracci della mamma, il nome di una compagna amata in segreto.
Con la creazione dell’avatar (attraverso i Software di animazione 3D usati da Schooltoon), cioè di un personaggio tridimensionale personalizzato con le fattezze di ogni alunno, abbiamo parlato d’identità, bulli reali, virtuali e anche ambientali, cioè coloro che attuano comportamenti lesivi verso l’ambiente, definendo cosa s’intende per sostenibilità ambientale e stile di vita green. Le risorse del nostro pianeta non sono infinite. Averne cura significa rispettare un bene che appartiene a tutti noi e alle generazioni future.
Con i ragazzi più grandi sono state create delle tavole a fumetti molto colorate. Dallo statico al dinamico, i personaggi sono poi entrati in azione. Abbiamo creato un ambiente 3D intorno al personaggio animato. La storyboard ha dato voce ad ogni partecipante al modulo. Con il metodo dello storytelling, dall’astrazione del concetto alla rappresentazione adattata alle possibilità del software, si tratteggiano i protagonisti della storia, L’opzione più felice è stata un ribaltamento narrativo in cui anche un albero e gli oggetti hanno voce.
Facciamo parlare, tra gli atri:
- un rubinetto, che non vuole essere un PERDENTE, cioè non vuole sprecare acqua e chiede di essere chiuso correttamente;
- un albero saggio;
- Madre Natura;
- la tazza del water, che rifiuta di essere usata come pattumiera per buttare le cose, quando esistono i cestini differenziati che non sprecano acqua per scaricare e soprattutto non inquinano torrenti, fiumi e laghi;
- il Mostro Degrado – di lui si parla nello studio del TG (che è il set costruito interamente dai ragazzi)
- un Bullo dell’ambiente;
- le fatine dei fiori che si esprimono in dialetto bresciano.
Messaggio finale: in ecologia, niente va mai via!
(non fate i bulli disperdendo rifiuti nell’ambiente)
Il lavoro sullo spazio tridimensionale all’interno del software di animazione 3D includeva la creazione di un ambiente modulare come un set cinematografico e di porzioni delle scene. Nella progettazione delle azioni da far compiere ai personaggi in modo rapido e strutturato, entrano in gioco alcuni concetti chiave del pensiero computazionale, tra cui il concetto di automazione e la sequenza di esecuzione di un programma.
Le considerazioni finali sono ritornate sull’ecologia (dal greco: οἶκος “casa” o anche “ambiente”; e λόγος, “discorso” o “studio”), sulla responsabilità a partire dal singolo individuo, sulle storie da raccontare che, come semi, vanno in giro per il mondo a renderlo un posto meno arido.