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Tutto il mondo di Schooltoon
La Favola Capovolta e “Le Tabelline inCantate”
La Fiaba è quel luogo dell’immaginario dove ognuno trova quello che cerca. E’ maestra, poiché si rivolge al mondo emotivo e favorisce l’apprendimento, non stancandosi di ripetere, rispondere e ricomporre. Fa le capriole, inventa modi, veicola modalità relazionali e regole sociali. La Fiaba, come forma particolare di mito, è la candidata ideale per lavorare sulle metafore nel nostro qui e ora, così in bilico in ambito identitario.
La Memoria, vaccino contro l’indifferenza.
Noi siamo la memoria che abbiamo e la responsabilità che ci assumiamo. Senza memoria non esistiamo e senza responsabilità forse non meritiamo di esistere (José Saramago).
Memoria e Ricordo sono termini simili eppur diversi. La memoria indica un’attività della mente, la facoltà di mantenere vivi i contenuti del passato, anche in modo corale e sociale. Il ricordo è più individualistico e soggettivo, personale.
Lotta di senso e classe del dono: Jack London e il richiamo all’azione.
Il regalo più grande non trasferisce ricchezze, ma ne scopre, ne crea di nuove, dando fiducia a qualcuno o, semplicemente, al futuro. Ognuno di noi sa dove può agire: dietro ogni azione c’è il desiderio di fare la differenza per qualcuno e possibilmente migliorare una pur piccola porzione di mondo.
Scenari di DAD: da Tolstoj al maestro Manzi
Davanti agli occhi degli insegnanti, passa sempre il futuro. La didattica a distanza non è mera riproduzione di pratiche tradizionali con strumenti virtuali. Richiede una tensione continua tra docente ed alunni, per trovare il giusto canale di comunicazione e mantenerlo vivo. La DAD è a tratti evanescente come una connessione. Riduce il bagaglio al minimo, esige di dominare e vincere l’apatia di questi tempi sospesi.
M’illumino di versi
Giuseppe Ungaretti si spegneva a Milano nella notte tra l’1 e il 2 giugno del 1970. Mezzo secolo dopo, il poeta del nostro Novecento assilla la memoria degli studenti con rara densità. Ungaretti si scopre generalmente alle scuole medie e torna, sempre. Come qualcosa che è saltato in aria, che s’è sbriciolato e come una cosa nuova, rimpastata da quelle briciole, ritrova inedite integrità. Dovendo raccontare ad un adolescente di oggi l’essenza dei due conflitti mondiali del ‘900 , “Il porto sepolto” di Ungaretti” e “Diario d’Algeria” di Sereni…
Saint-Exupéry, la grazia e il volo.
Antoine de Saint-Exupéry, scrittore, aviatore e pilota postale, aveva un’anima fanciulla. Di certo provò un grande sgomento il pilota tedesco che abbatté l’aereo sul quale volava Saint-Exupery, visto che era un suo ammiratore e che tenne segreto il fatto fino al 2008, quando quasi novantenne, dopo ricerche, indagini ed infine il ritrovamento dei rottami dell’aereo, dovette ammettere che nella notte del 31 luglio 1944 stava sorvolando il Mediterraneo quando…
Il tempo–crisalide, la musica e le ali: Ezio Bosso e l’Adesso.
Quello della crisalide è uno stadio di quiescenza in cui l’insetto attua la metamorfosi: la sostanza del suo tempo è la trasformazione. L’effimera farfalla non misura giorni, mesi o anni, ma istanti: per questo il suo breve tempo le basta. Stiamo vivendo un tempo–crisalide, d’istanti dilatati, dove fragilità e forza si completano, dove si perde per sottrazione, ma ci si ritrova nei piccoli gesti.
Identità, maschere e circostanze: da Bansky a Pirandello
Vivere è costruire un’identità personale autentica, in mutua relazione con l’alterità. Aprire finestre nel cielo ed accettare il rischio di nascere alla propria luce, ricchi d’ali. I nuovi supereroi sono i medici e gli infermieri: in tempi di Coronavirus l’abbiamo sentito dire innumerevoli volte, tanto da sembrare retorico. La vulnerabilità ci rende umani e le gesta più eclatanti sono quelle compiute…
Mappe concettuali per giovani poeti
Leggere procura moltissimi vantaggi, tra cui trovare ispirazione, aumentare la conoscenza, arricchire il vocabolario. Un libro esige innanzitutto una struttura del tempo fatta per leggere, un atto generativo.“Leggere, come io l’intendo, vuol dire profondamente pensare. […] La ragione ed il vero sono quei tali conquistatori che, per vincere e conquistare durevolmente, nessun’altra arme debbono adoperare, che le semplici parole…